- Delta Slow
- Webcam
- Comitato Tecnico Scientifico
Numero di abitanti: 4.200
Nomi delle frazioni: Crociara, Gorino Veneto, Grillara, Monti, Piano, Rivà, San Basilio, Santa Maria in Punta.
Etimologia
Il paese trae il suo nome da "Hadriani", antica stazione di sosta sulla via Popillia, che, tracciata nel 132 a.C., congiungeva Ravenna con Adria e con Aquileia.
Cenni storici
La storia di Ariano è antichissima (i reperti archeologici portati alla luce confermano la sua esistenza in tempi assai remoti: VI - V sec. a.C.): quasi all'inizio del secondo millennio l'Imperatore Enrico II concede a Benedetto vescovo di Adria la "Curtis Adriana" con le sue terre, selve, paludi fino al mare. Fu per lungo tempo linea di confine tra la Repubblica Veneta e lo Stato Pontificio. Il 23 Giugno 1866, l'allora Sindaco del Comune di Ariano Polesine, sventolando da una finestra del civico palazzo una bandiera tricolore proclamava di fatto il Regno di Vittorio Emanuele II. In seguito l'insuccesso toccato nel corso della terza guerra d'indipendenza, il generale Franzin abbandonava l'isola di Ariano. L'intera isola di Ariano diventò così zona neutra e vi rimase fino alla fine della guerra. Il 12 Agosto 1866 venne firmato l'armistizio e il 3 Ottobre la pace. Il 21 Ottobre ebbe luogo il plebiscito nel quale Ariano, con voto unanime, dichiarò di voler essere unito all'Italia. La lunga storia di questo luogo è ben tangibile sul territorio, cominciando da San Basilio, località già indicata nell'antica Tabula Peutingeriana (carta stradale del IV sec. a.C.) con il nome di mansio Radriani o Hadriani; in questa località si può ammirare la deliziosa Chiesetta sopraelevata rispetto al territorio circostante poiché sita su ciò che rimane di un'antica duna fossile; la quercia secolare e il Centro Turistico Culturale, custode di numerosi reperti archeologici. Percorrendo la vecchia Romea, si giunge in località Castelpiano dove si trova Villa Nichetti (1906- 1907), tipica casa padronale. In località Torre è conservato il "Cippo" che delimitava il confine tra la Repubblica Veneta e la Stato Pontificio. Proseguendo sulla Statale per Porto Tolle si raggiunge Ca' Vendramin dove si trova il complesso dell'ex idrovora con un'imponente ciminiera (alta 60 m.), costruita all'inizio del secolo e dove ha sede il Museo Regionale della Bonifica