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E' storia risaputa che, tempo fa, tutti i ragazzi e gli adulti del Delta si sporcavano le mani giocando col "tivaro", il nome dialettale dell'argilla, creando oggetti da utilizzare come giocattoli o come o come suppellettili e nella loro massima espressione artistica come strumenti musicali.
Questa premessa è necessaria per introdurre l'idea di una famiglia, che è diventata un'istituzione, un vero "faro" nell'area del Delta, una famiglia che da quasi un secolo lavora l'argilla creando dei gioielli unici di terracotta, ai quali viene donata la vita e la voce attraverso le note armoniose delle ocarine e le curiose forme ed il suono dei fischietti. Negli anni 80 e 90 la passione diventa sempre più coinvolgente e le visite al laboratorio diventano sempre più numerose e l'azienda entra prima nel circuito delle fattorie didattiche di Coldiretti e successivamente entra a far parte del sistema museale della Provincia di Rovigo Nel marzo del 2010 in concomitanza con il centesimo compleanno del capostipite Idelmo Fecchio, l'inaugurazione e la creazione di una sorta di museo/collezione che raccoglie gli oggetti "nati" dalla manipolazione dell'argilla e conservati negli anni come cimeli, grazie a un finanziamento dell'Ente Parco è stato creato un percorso espositivo storico-didattico - musicale con teche monotematiche e pannelli illustrativi. A completamento del percorso, per chi lo desidera, sarà possibile partecipare a un laboratorio di attività manuale, guidati passo dopo passo da Benvenuto, per creare la "propria opera d'arte".