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Numero di abitanti: 8.300
Nomi delle frazioni: Ca' Vendramin, Ca' Zen, Mazzorno destro, Gorino Sullam, Ca' Latis, Pisana.
Etimologia
Il Comune di Taglio di Po deve il suo nome alla grandiosa opera di ingegneria fluviale operata dalla Repubblica Serenissima di Venezia negli anni 1600 al 1604. Per preservare la laguna veneta dall'interramento provocato dagli apporti di fango alluvionale che il Po scaricava dal mare Adriatico si decretò che gli fosse operato un "taglio" per convogliare le piene al mare attraverso un canale tra Porto Viro (comprendente gli attuali centri di Donada, Contarina, Taglio di Po) e la sacca di Goro al fine di ripiegare più a sud le acque del Po Grande.
Cenni storici
I primi consistenti insediamenti nel centro del paese si ebbero intorno al 1750. Nel 1797, caduta la Serenissima e sotto la Repubblica Cisalpina, il paese fu incorporato nella provincia di Ferrara e, nel 1798, le fu riconosciuta la municipalità con il nome definitivo di "Taglio di Po". Dal 1815 il paese visse sotto il dominio austriaco e nel 1851 passò a far parte della provincia di Rovigo. Nel 1871 il nuovo borgo inizia ad essere una realtà seguendo il più antico insediamento dell'attuale frazione di Mazzorno Destro. Nel 1866 si ebbe un'epidemia di vaiolo che scomparve dopo la processione con la Beata Vergine della Salute, venerata ancor oggi nella Chiesa parrocchiale. Nei primi anni del '900 con la costruzione dell'idrovora di Ca' Vendramin fu possibile la bonifica del territorio che consentì di debellare la malaria. Una delle prime costruzioni di Taglio di Po fu la Chiesa parrocchiale con la sua torre campanaria. A ridosso dell'argine del Po si può ammirare Villa Zeno (Ca' Zen) costruita verso la metà del '700 che appartenne alla madre di Lord Byron e vi soggiornò il poeta. Poco distante troviamo Ca' Nani e Ca' Borini (XVI secolo). A Ca' Vendramin sede dell'antica idrovora si può visitare il Museo della Bonifica.